Per anni ho avuto quella che chiamano la sindrome della crocerossina.
Amavo con l’illusione di poter curare, guarire, aggiustare.
Ho atteso uomini che non erano pronti, relazioni che non avevano spazio per me, amori che esistevano solo nella mia speranza.
E intanto tessevo, come Penelope.
Di giorno
costruivo certezze, di notte
le disfavo.
Aspettavo che qualcuno tornasse, che qualcuno mi scegliesse, che qualcuno mi vedesse davvero.
Ma un giorno, tra un filo e l’altro, ho capito che quell’attesa non aveva senso.
Che Ulisse non sarebbe tornato.
E che, forse, non era mai davvero partito — perché in fondo, quello che stavo aspettando… ero io.
Da allora ho smesso di aspettare.
Ho smesso di rincorrere, di riparare, di tendere mani verso chi non voleva afferrarle.
Ho imparato a stare nel qui e ora, ad ascoltarmi, a bastarmi.
A vivere per scelta, non per mancanza.
Non è stato facile, ma è stato liberatorio.
Perché quando smetti di aspettare qualcuno, inizi finalmente ad amare te stessa. ![]()
Nel mio tema natale la mia Venere profuma di Nettuno, il pianeta delle illusioni e dell’annullamento di sé. Penelope appunto. Ma il mio pianeta dell’affettività sa anche di Plutone, profondo, intenso e un po’ masochista
Per fortuna ho un Giove forte nel Tema che mi ha sempre aiutato a vedere il bicchiere
mezzo pieno e all’occorrenza, anche a riempirlo quando era vuoto ![]()
L’Astrologia mi ha aiutato a prendere coscienza delle mie ferite.
Con il Reiki le ho trasformate energeticamente.
Scrivere
e mettere nero su bianco le mie emozioni, anche quelle che non osavo ammettere a me stessa, mi ha salvato e oggi non attendo più nessuno perché mi sono trovata. E sono una donna libera ![]()
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Se anche tu vuoi scoprire le tue ferite emozionali e vuoi che ti guidi verso la guarigione, scrivimi via email: castelli.ilaria@gmail.com
Ilaria
