Quella dei Pesci è una grande costellazione zodiacale, attraversata dal Sole in primavera e visibile al meglio in autunno. Il Sole la attraversa dal 10 marzo al 17 aprile .Non è particolarmente brillante, e la parte più facilmente riconoscibile è il gruppetto di stelle disposte a cerchio a sud del Quadrato di Pegaso, rappresentante uno dei due pesci e composto in prevalenza da astri di quarta magnitudine
La costellazione dei Pesci è attualmente attraversata dal “punto vernale”, vale a dire il punto in cui l’eclittica incontra l’equatore celeste; in altre parole, è il punto in cui si trova il Sole all’inizio della primavera (equinozio di primavera). Duemila anni fa questo punto si trovava nell’Ariete (e infatti veniva anche chiamato “punto d’Ariete”), ma a causa della precessione degli equinozi, nel corso dei secoli (con uno spostamento di 1° grado ogni 72 anni) il punto vernale si sposta gradualmente verso ovest, percorrendo a ritroso le costellazioni zodiacali. Oggi il Sole all’equinozio di primavera si trova nei Pesci . Secondo la tradizione astrologica, il Segno in cui si trova il punto vernale, e dunque il Segno in cui si trova il Sole quando inizia la primavera, è quello che dà il nome all’Era astrologica. Ovvero siamo nell’era dei Pesci.
La coppia dei Pesci, nella sua polarità, rispecchia il doppio movimento energetico, oppositivo e complementare: moto, energia attiva e perennità. Il pesce di sinistra, che procede dall’alto verso il basso, simbolizza il movimento d’involuzione dello spirito nella materia; il pesce di destra che si muove dal basso verso l’alto, simbolizza il movimento di evoluzione della materia spiritualizzata che torna al suo principio unico.
E’ un simbolo di vita e di fecondità utilizzato in diverse religioni come simbolo di rinascita.
L’essere umano inserito nel contesto zodiacale, dopo aver raggiunta la coscienza individuale in Capricorno, ed entrato nella dimensione della coscienza comunitaria dei Pesci, vedrà ‘ciò che non deve essere visto’ e non vedrà più ‘ciò che ha sempre veduto’ ed imparerà a riconoscere i misteri dell’anima e dell’essenza divina.
Uno dei miti legati a questo segno è quello di Derceto, o più conosciuta come Dea-Sirena, incapace di accettare la realtà o di assumersi la responsabilità di essere adulta, si getta in mare. A questo gesto estremo assiste il dio Poseidone (Nettuno, signore del segno) il quale, irritato, la trasforma in un essere metà donna e metà pesce. Derceto inizia così la stirpe delle Sirene: non più umana e non decisamente pesce.
E’ una chiara simbologia del comportamento nevrotico della tipologia dei Pesci, dove l’urto col reale non viene sopportato e si preferisce la regressione.
L’accettazione della vita e il coraggio di mettere in luce la parte più viva e profonda di sé è invece espressa dalla storia di Eros e Afrodite: i due innamorati, perseguitati dal dio Tifone, per sottrarsi alle sue ire si gettano in mare ma Poseidone-Nettuno, che li vede, invia loro in soccorso due delfini che li traggono in salvo. Assunti in cielo da Giove crearono la costellazione dei Pesci. Afrodite ed Eros esprimno la bellezza, l’amore e l’armonia in opposizione alla bruttezza del vendicativo Tifone.
Secondo Barbault, anche il mito di Cassiopea illustra il carattere dei Pesci, dove il tentativo di cambiare fisionomia si rapporta ad un impulso inconscio di non avere forma reale o meglio di fuggire dalla realtà.
Narra il mito che Cassiopea, moglie di Cefeo, si vantasse di essere la donna più bella e intendesse gareggiare con le ninfe marine e Venere stessa. Il dio Nettuno, irritato da tanta vanità la punisce inviando sul paese dove abita una inondazione che tutto distrugge e non pago di ciò, fa emergere dagli abissi un mostro che cattura Andromeda, l’innocente figlia di Cassiopea. In sua difesa scenderà Perseo, che ucciderà il mostro e libererà la fanciulla.
In questi miti emerge sempre lo scontro tra l’umano ed il divino, il conscio e le oscure energie inconsce. Il tipo Pesci porta in sé tutta la strada zodiacale percorsa dall’Ariete in avanti, supera la condizione umana immanente per accedere all’universo della perfezione divina in un perenne anelito verso esperienze trascendenti.
Insomma sognate ma non troppo, sapete bene che potete arrivare ovunque!
Maddalena